APPROVAZIONE DELLA VARIANTE STADIO. UN GRAVE ERRORE MANTENERE LO STADIO A PORTA A LUCCA. UN RITORNO INDIETRO DI OLTRE 20 ANNI PER LA CITTÀ. DUBBI PROFILI DI LEGITTIMITÀ NEL PROCEDIMENTO.

In merito all’approvazione definitiva da parte del Consiglio Comunale di Pisa della “Variante Stadio”, La Città ecologica, esprime tutto il suo rammarico.

La Città ecologica ha da sempre espresso la sua contrarietà all’ipotesi di riportare la previsione urbanistica dello stadio pisano tra le case, in alcuni casi quasi dentro le case, a Porta a Lucca. Un’area e una zona che già da anni sopporta l’assedio domenicale delle auto senza che nessuna giunta abbia realizzato una ZTL in occasione delle partite che costringesse a lasciare l’auto nei due parcheggi scambiatori a est ed a ovest dello stadio. La previsione di raddoppiare la capienza in quel sito rasenta la follia.

Oltre tutto siamo a ridosso del sito UNESCO e quell’area dovrebbe essere utilizzata per estendere l’offerta turistica attraverso un grande parco a verde pubblico e sportivo, con al suo interno un parco archeologico stante l’esistenza di importanti reperti nel sottosuolo.

È sbagliato voler concentrare in un quadrante ristretto di città una delle più grandi attrazioni turistiche mondiali e lo stadio.

Purtroppo quello che è uno dei limiti maggiori del confermare lo stadio in quel luogo è, nella logica della speculazione economica ed immobiliare, proprio il motivo che spinge la Proprietà a fare la proposta di realizzare lì e solo lì il nuovo stadio.

Nella Variante approvata si prevede nello stadio una superficie commerciale di medie dimensioni di 3650mq di Sul, una superficie di “Somministrazione Alimenti e Bevande” di 1200mq di Sul, un’area Espositiva del Pisa Calcio di 320mq di Sul. Questo è l’unico motivo perché si vuole fare una scelta tanto assurda. Superfici commerciali anche più estese avrebbero un valore enormemente inferiore a Ospedaletto, che non si trova a 200m da piazza dei Miracoli!. E quindi lo stadio si deve lasciare lì, tra le case, anzi dentro!

Risibile cercare di mascherare il vero scopo della variante addirittura con motivazioni “ambientaliste”: il non consumo di suolo ad Ospedaletto. Ma quale riduzione di consumo di suolo! La disonestà intellettuale di questi “ambientalisti dell’ultim’ora”, esultanti per i nuovi capannoni Amazon e per la tangenziale a nord-est, fa ribrezzo e dimostra quanto sbagliò chiunque propose in passato di riportare tra le case la previsione dello stadio pisano. Unica scelta ambientalista è un parco verde pubblico nell’area di Porta a Lucca e lo stadio a Ospedaletto, con dismissione e demolizione dell’inceneritore e raggiunto da una tranvia sulla linea ferroviaria già esistente Pisa-Collesalvetti.

Il nostro impegno per contrastare questa scelta sbagliata per la città non si ferma con l’atto approvato dal consiglio. In primo luogo perché, come abbiamo già evidenziato con le 13 osservazioni presentate alla Variante adottata, numerosi sono i profili di illegittimità presenti negli atti: dalla classificazione urbanistica dell’intervento ai conteggi sugli standard urbanistici, dagli interventi sul verde pubblico e le aree permeabili alla mancata dimostrazione della sostenibilità ambientale delle previsioni in primo luogo sulla mobilità, alla sottovalutazione dell’impatto ambientale dei lavori in mezzo alle case.

Nella fase di approvazione si sono aggiunti nuovi profili di illegittimità, sia nel modo di fornire le “risposte” alle osservazioni sia nell’inserire solo in fase di approvazione definitiva nuove aree e previsioni non presenti nella fase di adozione.

La Città ecologica farà tutto ciò che sarà possibile per scongiurare che si realizzi questo che giudica per l’urbanistica pisana un ritorno indietro di più di venti anni, a prima del primo piano strutturale della città, che spostò la previsione dello stadio da Porta a Lucca.

Pisa 1 giugno 2020.

Associazione ambientalista LA CITTÀ ECOLOGICA

L’articolo pubblicato su QuiPisaNews.it il 1 giugno 2020

L’articolo pubblicato si PisaToDay il 1 giugno 2020

L’articolo su La Nazione di Pisa del 2 giugno 2020.

Condividi questo articolo: