Il permesso a costruire n. 17 del 02.03.20 rilasciato dal Comune di Pisa che prevede la demolizione del fabbricato a prevalente destinazione commerciale all’ingrosso che sorgeva in via Pellizzi, e la successiva costruzione, nel medesimo sito, di un nuovo edificio residenziale di cinque piani, per un totale di venti appartamenti, progettato dallo studio [PTA] Pagni | Tolaini Architettura e pomposamente denominato Giardino Verticale è stato annullato dal TAR della Toscana, su ricorso del Comitato di cittadini di Via Battelli.
L’annullamento ha travolto anche la variante al progetto originario che la proprietà ha richiesto ed ottenuto dal Comune nelle more del giudizio davanti al TAR.
Il Comune di Pisa è stato costretto a ordinare la sospensione dei lavori, dopo la diffida inviata dal Comitato, resasi necessaria a causa dell’inerzia manifestata dall’Amministrazione, anche dopo la sentenza del TAR.
La Sentenza (che alleghiamo di seguito) richiama la normativa regionale che definisce il “carico urbanistico”: “l’art. 41 del regolamento regionale approvato con d.P.G.R. n. 39/R/2018, sostanzialmente riproduttiva di quella già contenuta nell’Allegato A del precedente regolamento regionale n. 64/R/2013, che vi identifica il fabbisogno di dotazioni territoriali di un determinato immobile o insediamento in relazione alla sua entità e
destinazione d’uso. L’aumento o la riduzione di tale fabbisogno, conseguenti all’attuazione di interventi urbanistico-edilizi ovvero a mutamenti di destinazione d’uso, costituiscono variazione del carico urbanistico.
Stando alla medesima disciplina regionale, si determina sempre un incremento del carico urbanistico in presenza di interventi di nuova edificazione, di ristrutturazione urbanistica, oppure addizioni volumetriche agli edifici esistenti, come definiti dalle norme regionali, ove comportanti incremento del nuero di abitanti convenzionalmente insediati o insediabili, ai sensi dell’articolo 2 del presente regolamento, oppure reperimento di dotazioni aggiuntive di parcheggi per la sosta stanziale o di relazione; interventi comunque denominati dai quali derivi incremento del numero di unità immobiliari, anche in assenza di contestuale mutamento della destinazione d’uso; interventi comunque denominati dai quali derivi un aumento della superficie utile degli organismi edilizi; mutamenti della destinazione d’uso di organismi edilizi esistenti, ove comportanti il reperimento di dotazioni aggiuntive di parcheggi per la sosta stanziale o di relazione; incremento della superficie di vendita di esercizi commerciali esistenti.”
Poichè per l’UTOE in questione il Piano Strutturale prevede una riduzione del carico urbanistico e mancando al riguardo apposita e specifica istruttoria che dimostri che l’intervento non produca un incremento del carico urbanistico con conseguente, per i ricorrenti, minore godibilità delle rispettive abitazioni e, più in generale, minore qualità della vita legata all’impatto del nuovo insediamento, il TAR annulla l’impugnato permesso di costruire e condanna le parti resistenti alla rifusione delle spese processuali.
Una sentenza molto importante, in qualche modo storica, che dovrebbe portare ad un radicale mutamento nel modo del Comune di valutare gli interventi in relazione all’aumento del carico urbanistico che producono, specie nelle aree urbane, per la maggior parte già sature.
I nostri complimenti e un grazie di cuore al Comitato di via Battelli; sappiamo bene quanto sia complesso ed oneroso organizzare un ricorso al TAR.
I nostri complimenti all’Avocata Luisa Gracili che ha rappresentato al meglio le ragioni degli abitanti.
QUI TROVI LA SENTENZA DEL TAR DELLA TOSCANA.