Dopo l’incontro “privato” a Roma l’assurda proposta di utilizzare il CISAM per la nuova base dei carabinieri viene ancora riproposta e ora addirittura si afferma che l’area verrebbe così “rigenerata e recuperata”: il cemento che rigenera le aree boscate e di pregio!
Il CISAM copre un’area boscata di circa 480h molto poco edificata. Buona parte dell’edificato esistente ruota intorno alle funzioni connesse al reattore nucleare RTS-1, spento dal 1980, e da allora in via di decontaminazione. A quanto ci risulta c’è un capannone che costituisce, ad ora, l’unica sede nazionale di stoccaggio per i rifiuti radioattivi di origine sia militare che civile e capannoni in cui si fa tuttora ricerca sulla radioattività e sul disturbo elettromagnetico dei mezzi militari. Questi volumi non appaiono allo stato attuale utilizzabili per altri fini.
Lo smantellamento del reattore e la restituzione dell’Area decontaminata al Parco rappresenta un obiettivo primario in quanto, a distanza di tanti anni dalla costruzione, lo stato di conservazione degli impianti potrebbe non garantire più una perfetta tenuta e costituire una fonte potenziale di rischio di contaminazione dell’ambiente.
Ci sono altri edifici, alcuni a destinazione residenziale, esterni all’area, ma appare impossibile collocare lì grosso di una base che necessitava a Coltano di 445.000 metri cubi di fabbricati, senza rilevante, inaccettabile, consumo di suolo, boscato e di pregio.
A nostro avviso i punti fermi da cui partire, accantonata in toto Coltano, sono:
Non coinvolgere in nessun caso aree ricadenti nel Parco.
Non consumare nuovo suolo, quindi non coinvolgere l’area di Ospedaletto, dove negli immobili presenti ci sono funzioni indispensabili. Dove si pensa di traslocarle? Anche per il consumo di suolo vale la proprietà transitiva. Per il resto, oltre il 76%, è suolo erbaceo.
Occorre comprendere quali siano le reali esigenze strettamente operative dell’Arma, riducendo sensibilmente le dimensioni del progetto.
Al Tavolo Interistituzionale i rappresentanti locali chiedano al Ministero di illustrare il reale livello di utilizzazione delle caserme attualmente presenti in città (Gamerra e Bechi Luserna): a quanto è dato sapere sono ampiamente sottoutilizzate.
Tra quelle due caserme si può trovare la soluzione al problema, senza realmente andare a consumare nuovo suolo, erbaceo o boscato che sia.
Pisa, 16 dicembre 2022
Associazione ambientalista
La Città Ecologica APS
LINK AL PRIMO COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE DELL’8 APRILE 2022
LINK AL SECONDO COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE DEL 22 APRILE 2022
LINK AL TERZO COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE DEL 29 APRILE 2022
LINK AL QUARTO COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE DEL 24 MAGGIO 2022.
LINK AL QUINTO COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE DEL 1 GIUGNO 2022
LINK AL SESTO COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE DEL 5 GIUGNO 2022.
LINK AL SETTIMO COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE DEL 9 GIUGNO 2022
LINK ALL’OTTAVO COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE DEL 30 GIUGNO 2022
LINK AL PROGETTO DI BASE DEI CARABINIERI IN COLTANO RESO NOTO IL 18 MAGGIO 2022 DAL CONSIGLIERE COMUNALE CICCIO AULETTA DEL GRUPPO CONSILIARE UNA CITTÀ IN COMUNE, CHE RINGRAZIAMO.
LA LETTERA DI TRASMISSIONE DELLA PROVINCIA DI PISA AL CONSIGLIERE AULETTA
LA RELAZIONE ISTRUTTORIA DELL’UFFICIO BIODIVERSITÀ ED AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI DELL’ENTE PARCO REGIONALE MIGLIARINO SAN ROSSORE MASSACIUCCOLI DELL’APRILE 2021.
Il DPCM del 14 gennaio 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 marzo 2022.
Il testo del nuovo Decreto Ministeriale che istituisce il tavolo interistituzionale.
Il Comunicato de La Città ecologica come pubblicato su La Nazione del 17 dicembre 2022.
L’intervento del Circolo ARCI di Coltano su La Nazione del 17 dicembre 2022.
I due interventi su La Nazione on line del 17 dicembre 2022