APPELLO AI CANDIDATI SINDACO A MODIFICARE PROFONDAMENTE IL PIANO STRUTTURALE INTERCOMUNALE APPROVATO

Nei giorni scorsi un gruppo di persone impegnate nella difesa dell’ambiente, per lo più professionisti con grande esperienza nel campo della progettazione urbana e della pianificazione urbanistica, si sono ritrovate per analizzare il Piano Strutturale Intercomunale, recentemente approvato dai Consigli Comunali di Pisa e Cascina.
Sono emersi giudizi radicalmente negativi sull’impostazione e sulle previsioni del Piano e, da qui, è sorta l’idea di rivolgere un appello ai due candidati a sindaco di Pisa in corsa perché si impegnino, se eletti, a modificare profondamente questo Piano.

Questo il testo dell’appello.

Un milione e mezzo circa di metri quadri di Superficie Utile Lorda (SUL) di fabbricati, quasi i tre quarti di nuova edificazione; questa è in estrema sintesi la previsione monstre del nuovo Piano Strutturale di Pisa e Cascina approvato dalle due amministrazioni.
Oltre 4 milioni di metri cubi di nuova edificazione previsti su un territorio già ampiamente urbanizzato con destinazioni residenziali per circa 4.000 nuovi appartamenti e quindi per insediare quasi 10.000 nuovi abitanti equivalenti; oltre 400.000mq di SUL per realizzare nuovi insediamenti artigianali/industriali quando sono molte decine i capannoni inutilizzati ad Ospedaletto, e oltre 400.000mq anche per nuova destinazione Direzionale e servizi.
A queste edificazioni andrebbero aggiunte le superfici di standard che, almeno in parte, produrrebbero ulteriore consumo di suolo.
Il territorio avrebbe a nostro avviso bisogno di tutt’altro.
In primo luogo di essere curato con opere di urbanizzazione primaria spesso carenti e preservato mantenendo le sue capacità di assorbimento dell’acqua piovana e quindi la sua permeabilità. Difficile dire quanto suolo sarebbe consumato se fossero realizzate tutte le previsioni di questo Piano Strutturale; sicuramente una quantità enorme, inaccettabile, di territorio si trasformerebbe da assorbitore di gas climalteranti a emettitore di tali gas, con buona pace degli impegni a ridurre fino ad azzerare la differenza tra emissioni ed assorbimenti.
Il tutto senza una seria analisi del fabbisogno reale, a partire da analisi demografiche e socio-economiche.
Un Piano che non coinvolge tutti i cinque comuni dell’Area Funzionale Urbana e quindi che non può dare risposta al problema prioritario di tutta quest’area: ridurre drasticamente l’uso dell’auto per la mobilità nell’area fornendo valide ed efficienti alternative in termini di mobilità ecologica attiva (collegamenti ciclabili e pedonali) e di trasporto pubblico elettrico su ferro in sede propria (tranvia interurbana)
Per queste ragioni il Piano Strutturale approvato per noi va profondamente modificato. Chiediamo ai candidati Sindaco di impegnarsi a farlo a partire dalle criticità da noi evidenziate e prima di andare all’approvazione del Piano Operativo.

Cesare Allegretti, Franco Allegretti, Alessandro Baldassarri, Rossana Bernardini, Mauro Ciampa, Riccardo Ciuti, Pierluigi D’Amico, Dario Franchini, Oreste Giorgetti, Mario Pasqualetti.

Questo il riepilogo delle nuove Superfici di fabbricati previsti

L’appello come uscito su La Nazione del 21 maggio 2023

La risposta all’Appello dell’Assessore Dringoli su Il Tirreno del 23 maggio 2023

e su La Nazione sempre del 23 maggio 2023

La nostra risposta all’Assessore, inviata alla stampa il 23 maggio 2023

APPELLO AI CANDIDATI SINDACO A MODIFICARE PROFONDAMENTE IL PIANO STRUTTURALE INTERCOMUNALE APPROVATO

RISPOSTA AD ASSESSORE DRINGOLI

L’Assessore Dringoli, forse preda di una sindrome da “accerchiamento elettorale”, sbaglia completamente la lettura “politica” dell’appello per una profonda revisione del Piano Strutturale Intercomunale approvato dalle Amministrazioni di Pisa e Cascina.

Come può un tale appello essere finalizzato a sostenere uno dei candidati in campo a Pisa quando critica in egual misura le due Amministrazioni (è stato inviato via PEC anche al Sindaco di Cascina) e quindi, implicitamente, anche chi a Pisa si è opposto debolmente alla sua approvazione?

L’appello chiede di fatto a tutti gli schieramenti un deciso cambio di rotta.

Quanto alla velata accusa di essere arrivati tardi, a Piano approvato, l’Assessore deve avere la memoria corta; diversi dei firmatari hanno infatti presentato prima contributi e poi osservazioni nelle varie fasi dell’iter di elaborazione ed approvazione, tutte sostanzialmente non recepite dall’Amministrazione pisana.

Nell’appello si fa riferimento ai numeri complessivi del PSI, quindi alla somma delle previsioni di Pisa e Cascina, come scritto chiaramente. L’Assessore risponde con le previsioni che riguardano solo Pisa, per concludere che sono inferiori! Potremmo ricordare Totò: Assessore, è la somma che fa il totale!

Alleghiamo tabella riepilogativa presente a pag. 103 della Relazione Generale del PSI approvato.

Quanto alla mobilità l’Assessore non risponde alle argomentazioni contenute nell’Appello che individua nel fatto che il PSI non riguardi i cinque comuni dell’Area Funzionale Urbana uno dei motivi per cui il Piano andrebbe radicalmente modificato. Così infatti esso non può dare risposta al problema prioritario di tutta quest’area: ridurre drasticamente l’uso dell’auto per la mobilità nell’area fornendo valide ed efficienti alternative in termini di mobilità ecologica attiva (collegamenti ciclabili e pedonali) e di trasporto pubblico elettrico su ferro in sede propria (tranvia interurbana).

Le positive linee tranviarie urbane ricordate dall’Assessore, non possono che essere pensate collegate aile infrastrutture su ferro d’area vasta e a questo livello occorre portare anche la pianificazione urbanistica.

Per queste ragioni l’Appello chiede che il Piano Strutturale approvato sia profondamente modificato, e chiede ai candidati Sindaco di impegnarsi a farlo prima di andare all’approvazione del Piano Operativo.

Franco Allegretti

Pierluigi D’Amico

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