Dunque era tutto previsto, e da tempo: abbiamo scoperto che nel Piano Integrato del Parco, approvato per quanto di sua competenza dal Consiglio Direttivo dell’Ente e trasmesso in Regione, sono state introdotte nel territorio boscato del CISAM delle nuove ampie aree definite Dam (Aree antropizzate a carattere militare), come visualizzabili nella cartografia allegata.
L’Art. 26.3 delle “Norme Tecniche di attuazione e gestione” prevede che per queste aree “sul patrimonio urbanistico-edilizio sono ammessi in generale interventi fino alla sostituzione edilizia, comprendenti specifici interventi di nuova edificazione per addizione volumetrica ed opere di urbanizzazione primaria”.
Quindi è ammessa la demolizione e la ricostruzione degli edifici esistenti con incrementi volumetrici per i quali non è fissato alcun limite quantitativo. Lo stesso vale per le opere di urbanizzazione “senza limiti” quantitativi che, anch’esse possono consumare molto suolo.
Nessun riferimento viene fatto nell’Art. citato al decommissioning della Centrale Nucleare né del Deposito di scorie radioattive ivi presente. Meno che mai la subordinazione degli interventi edilizi alla bonifica del sito.
Quindi, alla prima verifica, l’affermazione più volte ripetuta dal Presidente del Parco che il PIP non conterrebbe nuove volumetrie si dimostra, purtroppo, palesemente non veritiera.
Ci riserverà atre brutte sorprese questo Piano del Parco, a lungo tenuto nascosto?
Pisa 28 settembre 2023
Comitato permanente per la difesa di Coltano
La Città Ecologica APS