Diportisti al Gombo. Il prof. Apollonio: possibili gravi effetti sulla biodiversità

Il Gombo è una spiaggia da salvaguardare, per motivi sia di sicurezza – come prescrive la normativa nazionale – sia di conservazione, come prescrive il Regolamento del Parco MSRM.

Favorire e incentivare l’attracco dei natanti al Gombo significherebbe trasformarla in una spiaggia di “libera” fruizione per i diportisti, e contemporaneamente farne un punto di accesso libero e incontrollato a tutta la Tenuta di San Rossore. Cosa palesemente assurda, in primo luogo per la tutela di quella biodiversità che è uno degli scopi prioritari del Parco perché è da essa che dipende la nostra qualità di vita, in termini di aria respirabile, acqua potabile, contrasto ai cambiamenti climatici, svago, paesaggio.

Ribadiamo il concetto che su trenta chilometri circa di coste sabbiose ricomprese nel Parco, oltre due terzi sono di libera fruizione per i diportisti, la parte della Tenuta di San Rossore deve rimanere ad accesso controllato per la tutela di habitat e specie particolarmente protette.

Abbiamo chiesto su questo un parere al professore Apollonio, ordinario di Zoologia dell’Università di Sassari e responsabile scientifico del monitoraggio sui lupi di San Rossore. Ecco la sua risposta:

Quanto riportato dalla stampa può avere un impatto non irrilevante su diverse componenti della fauna di San Rossore. Il principale fattore discriminante nel definire l’impatto di tale misure sta nell’effettivo controllo di chi sbarca e nella precisa delimitazione di un breve tratto di arenile dove la presenza umana è consentita. Infatti lungo l’arenile e nelle aree della Tenuta immediatamente alle sue spalle possiamo trovare specie di importanza conservazionistica di uccelli e mammiferi. Per i primi un piccolo trampoliere largamente minacciato nel nostro Paese, il fratino, che nidifica sulla spiaggia e che necessità di assenza di disturbo e calpestio per portare a termine la riproduzione, potrebbe incontrare serie difficoltà ove non si evitasse una libera circolazione in ampie fasce di spiaggia. Per i mammiferi va ricordato che l’area maggiormente utilizzata per scopi riproduttivi dal branco di lupi che dal 2021 si riproduce regolarmente nella Tenuta è proprio l’area palustre retrodunale, e quindi eventuali visitatori che si addentrassero in tale spazio non potrebbero che arrecare un notevole disturbo in una fase delicata del loro ciclo biologico. In generale il calpestio della spiaggia limita fortemente le possibilità di sopravvivenza dei piccoli invertebrati interstiziali, come i talitri, per i quali attualmente la spiaggia di San Rossore rappresenta una area di elezione rispetto alla grande estensione di spiagge gestite dove la compressione causata dagli utilizzatori e dalle attività di pulizia ha ormai reso molto rara questa specie”.

Ci sembra chiaro che una modifica della normativa attuale per consentire la sosta dei natanti addirittura con lo sbarco alla spiaggia della Tenuta di San Rossore risulta del tutto antitetica con le finalità stesse del Parco.

Pisa 30 luglio 2024

Comitati di cittadini:

Comitato Difesa Alberi Pisa

Comitato permanente per la difesa di Coltano

Associazioni ambientaliste:

Amici della Terra Versilia

Italia Nostra Pisa

Italia Nostra Versilia

La Città ecologica

Legambiente

Lipu

WWF Alta Toscana

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