CENTRO SPORTIVO DEL PISA S.C. A GAGNO E CLASSIFICAZIONE DELL’AREA A PERICOLOSITÀ DA ALLUVIONE FLUVIALE

Proviamo a fare chiarezza. Come si vede dalla mappa allegata l’area dove dovrebbe sorgere il Centro Sportivo del Pisa S.C. a Gagno è un’area definita “inondabile” cioè soggetta ad essere allagata in seguito ad un evento alluvionale. Tale pericolosità da alluvione, cioè la probabilità di accadimento di un predefinito evento alluvionale in un intervallo temporale, è in quell’area elevata, la massima, classificata come P3 cioè area inondabile da eventi con tempo di ritorno minore/uguale a 30 anni.

Questo è dovuto alle caratteristiche fisiche di quel territorio come ad esempio la sua minore altezza rispetto al piano di campagna e quindi la sua naturale, positiva, funzione di raccogliere le acque e quindi ridurre il rischio sia per la vita umana che il patrimonio culturale circostante. E intorno a quel sito esistono aree abitate e un patrimonio storico-architettonico inestimabile.

È impensabile quindi credere risolvere la questione rialzando semplicemente il livello dell’area; ciò infatti convoglierebbe l’alluvione nelle aree circostanti già per lo più impermeabilizzate, abitate e sede del patrimonio storico di cui si parlava.

Anche nella mappa della pericolosità derivata da fenomeni di flash flood, che segnala la propensione al verificarsi di eventi intensi e concentrati, e suddivisa in quattro classi a propensione crescente, l’area in questione è al livello tre su quattro. E i fenomeni di questo tipo sono sempre più frequenti per effetto dei cambiamenti climatici.

Secondo il PGRA (Piano Gestione Rischio Alluvioni) nelle aree P3 di fatto non si può costruire se non attraverso misure di “gestione del rischio” cioè attraverso la realizzazione di misure di prevenzione, protezione, preparazione e risposta e ripristino volte a ridurre le potenziali conseguenze negative, derivanti da fenomeni alluvionali, per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche.

L’eventuale obbiettivo del soggetto pubblico o privato di ridurre la classificazione da P3 a P2 non può che basarsi su nuove, verificate, condizioni fisiche oggettive.

Il tutto per chiarire che nella vicenda del Centro Sportivo la “burocrazia” non c’entra nulla. C’entra la fisica, l’acqua, il suolo.

Occorre sottolineare che questa condizione è nota da tempo e chi ha acquistato quei terreni per quello scopo doveva conoscerla.

La questione uscì fuori anche al momento della definizione della Variante necessaria per mutare la destinazione di quell’area da Verde Pubblico a Centro Sportivo.

Infatti la DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA della Regione Toscana rispose al Documento Preliminare (DP) della Variante del Comune di Pisa con nota N.0125643/2022 del 02/11/2022 evidenziando, oltre a numerosi altri rilievi di tipo ambientale, che il DP “non affronta la criticità derivante dalla classificazione delle quasi totalità dell’area a pericolosità idraulica molto elevata (I.4) del PSI adottato e a pericolosità da alluvione elevata (P3) del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, rimandando di fatto agli approfondimenti e alle conclusioni indicate nella Relazione di Variante. Tali approfondimenti non risultano tuttavia esaustivi, in quanto rimandano a loro volta a nuovi studi effettuati sul reticolo idraulico principale (fiume Arno e Canale Scolmatore) finalizzati alla richiesta di revisione e aggiornamento delle mappe del PGRA che ad oggi sono in attesa di approvazione da parte dell’Autorità distrettuale del fiume Arno.”

La Città ecologica, convinta da sempre che quell’area non dovesse cambiare destinazione d’uso, riprese tutti i rilievi della Regione Toscana nella sua Osservazione n. 8 (che alleghiamo) del 13 gennaio 2023 facendo proprie in toto i rilievi di tipo ambientale espressi da così autorevole Ufficio della Regione Toscana e in particolare su quella che appare la conclusione più preoccupante cioè che “non è possibile esprimersi sulla sostenibilità ambientale della Variante” chiedendo che Il Consiglio Comunale soprassedesse dall’approvazione della Variante riconsiderando la determinazione di esclusione della Variante dalla procedura di VAS e procedesse invece ad un’analisi attenta delle criticità ambientali evidenziate dalla DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA della Regione Toscana.

Il Comune non prese in considerazione in maniera significativa né i rilievi della Regione e né l’Osservazione de La Città ecologica. Il risultato è lo stallo attuale.

Un’ultima informazione:

anche l’Arena Garibaldi è in area P3.

Pisa, 3 settembre 2024

Associazione ambientalista

La Città Ecologica APS

Il Comunicato de La Città ecologica come pubblicato su il Tirreno del 4 settembre 2024

Il Comunicato de La Città ecologica come pubblicato su La Nazione del 4 settembre 2024

e su La Nazione on line

Il Comunicato de La Città ecologica come pubblicato sulla testata on line QuiNewsPisa.it il 4 settembre 2024

Il Comunicato de La Città ecologica come pubblicato sulla testata on line Pisanews.net il 3 settembre 2024

Altri articoli sull’argomento

La Nazione 4 settembre 2024

Il Tirreno del 3 settembre 2024

Il Tirreno 5 settembre 2024

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