Esprimiamo ferma contrarietà alla localizzazione della base dei Carabinieri (Gruppo di Intervento Speciale – G.I.S. e 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”) tra l’area CISAM a San Piero a Grado e la Tenuta Isabella a Pontedera.
Essa provocherebbe enorme consumo di suolo, gran parte del quale in area boscata e pregiata del Parco MSRM.
Al CISAM la base occuperebbe circa 90 ettari: un’enormità. Si pensi che, a Coltano, la già colossale base occupava 73 ettari, per 440.000 metri cubi di volumetrie. E lì trovavano spazio il poligono di tiro e la pista addestrativa automobilistica (ora localizzati a Pontedera) e pure i Carabinieri Cinofili (non più previsti al CISAM).
Con i circa 40 ettari della Tenuta Isabella, si potrebbe arrivare a un consumo di suolo di circa 130 ettari: 1.300.000 metri quadri! Una estensione quasi doppia di quella del 2022, come doppie potrebbero essere anche le volumetrie, ignorate nei documenti ufficiali.
A Coltano quello scempio fu battuto da una mobilitazione forte ed ampia. Una mobilitazione ancora più grande è necessaria oggi, di fronte ad un progetto ancora più devastante a livello ambientale, che coinvolge una zona boscata nell’Area Interna del Parco MSRM, con la distruzione di decine di ettari di habitat Natura 2000 di bosco planiziale costituito da foreste con alberi secolari, di latifoglie con dominanza di farnia e pinete di pino domestico, Habitat Natura 2000 protetti a livello internazionale.
Si stima che debbano essere abbattute circa diecimila piante, il quadruplo delle 2500 previste nell’accordo firmato nel settembre 2023 al Tavolo Interistituzionale. La distruzione di un ecosistema secolare.
Tutto questo mentre l’Europa, Italia compresa, approva norme per la strategia delle Foreste e della Biodiversità che vincolano gli Stati membri:
•a piantare almeno 3 miliardi di nuovi alberi;
•ad adottare misure per il ripristino degli Habitat;
•ad aumentare la popolazione di uccelli forestali;
•ad aumentare le aree protette terresti e marine fino al 30% entro il 2030.
Anche il costo complessivo dell’intervento passerebbe dai 190 milioni di euro del 2022 a 520 milioni (di cui 120 per il completamento della bonifica del reattore nucleare RTS-1 di ricerca presente al CISAM).
Ma la necessità e l’urgenza della bonifica dell’ex reattore nucleare, per mettere definitivamente in sicurezza l’area e restituirla decontaminata al Parco, e i relativi stanziamenti, non possono essere usati come un ricatto morale per imporre la devastazione del territorio.
Facciamo appello a tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali perché si schierino con noi contro questa devastazione ambientale, mutando le scelte fatte in precedenza.
È ancora possibile fermare il progetto agendo su Governo e Parlamento e promuovendo un percorso partecipativo della cittadinanza indispensabile su un intervento di tale impatto.
I Presidenti della Regione, della Provincia e del Parco, i Sindaci di Pisa e Pontedera si muovano in questa direzione.
Noi ci saremo
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Elenco Associazioni ambientaliste promotrici e primi 102 firmatari: