Investimenti ed opere pubbliche: necessaria la cura del ferro
La presidente della Confindustria pisana Pacini interviene sul bisogno di infrastrutture della Toscana. Ne rivendica alcune giuste come il potenziamento (quadruplicamento?) della ferrovia Firenze Pisa e altre non prioritarie come l’alta velocità tirrenica.
Poi il discorso scivola sulle strade di tutti i tipi, quali la tangenziale Nord-Est di Pisa , l’autostrada tirrenica e altre ancora.
Come Associazione la Città Ecologica riteniamo che manchi alla nostra Confindustria la visione di quello che realmente serve al nostro territorio: una intensa cura del ferro.
Pisa è sede di importanti servizi di dimensione sovraprovinciale: aeroporto, università, ospedale, centri di ricerca. L’accesso a Pisa, citta medievale, è strutturalmente difficile, il traffico è sempre più congestionato e questo è anche un costo in termini economici, di qualità della vita e di inquinamento.
La mobilità che è sempre più necessaria, ormai può essere garantita solo investendo nel tram (Stazione centrale – Ospedale di Cisanello e Stazione- Duomo via Pietrasantina) e in una soluzione di tram-treno che colleghi sulla linea esistente Pontedera/Cascina a Cisanello, direttamente, senza rotture di carico. Si dovrebbe investire sulla Pisa Lucca, dove con un raddoppio anche parziale e qualche stazione in più può aumentare di molto il numero dei passeggeri verso la città. Ultimo, non meno importante, il trammino per Marina e poi fino a Livorno. Insomma, ci sarebbero tante opere pubbliche utili da realizzare.
La competizione fra i territori è sempre più vivace e ci pare che non si sia ancora compreso il grande vantaggio che sta ottenendo Firenze con la realizzazione delle linee di tram, uno dei maggiori successi trasportistici di questi ultimi anni in Italia.
La Città Ecologica