L’annuncio dell’affidamento a Pisamo dell’incarico di progettazione delle Linee urbane del tram e della predisposizione dei documenti per la presentazione dell’istanza al MIT entro il 31 ottobre, è una buona notizia. I tempi sono stretti e, probabilmente, sarebbe opportuno che PISAMO fosse affiancata da professionisti che abbiano specifica esperienza in progettazione di linee tranviarie e relativi finanziamenti ministeriali.
Ma l’elaborazione e approvazione del PFTE (Progetto di Fattibilità Tecnica-Economica) dell’intera rete tranviaria non è l’unico adempimento che l’Amministrazione deve porre in essere per rispondere all’Avviso n. 3, scadenza 31 ottobre. Occorre infatti:
- Una Convenzione con il Comune di San Giuliano, approvata da entrambi i Consigli Comunali, indispensabile per superare la soglia dei 100.000 abitanti e poter partecipare al bando;
- Elaborazione ed approvazione di un aggiornamento del PUMS inserendovi tutte le linee di tram proposte;
- Ricerca di cofinanziamenti per la realizzazione della tranvia impegnandosi in prima persona come Comune di Pisa e richiedendo alla Regione Toscana, che finanzia giustamente con 223milioni l’estensione della bella tranvia fiorentina fino a Sesto, analogo impegno.
Secondo La Città ecologica, pur presentando il progetto il 31 ottobre con le linee attualmente in ballo, l’Amministrazione dovrebbe inserire esplicitamente nella richiesta la possibilità di ulteriori sviluppi in primo luogo un nuovo ramo che passi per il Lungarno di Tramontana, cioè attraverso il centro storico, che costituisce l’origine-destinazione della maggior parte della domanda di spostamenti urbani.
Secondo i nostri calcoli il passaggio sui lungarni porterebbe un aumento del passeggeri trasportati del 14% rispetto alla proposta dell’Amministrazione, cioè da 8,5Milioni/anno a 9,7M/a, con un allungamento della rete di circa un chilometro e miglioramento netto (circa il 68%) del parametro che indica la convenienza economica della scelta (il VAN a 25 anni). I vantaggi ambientali sarebbero evidenti: una riduzione degli spostamenti evitati in auto-moto di quasi 18Milioni in un anno e conseguentemente oltre 74 milioni di km in meno percorsi e minori emissioni da parte di mezzi privati.
Ma il passaggio del tram sui Lungarni è necessario anche per valorizzare uno dei luoghi architettonicamente e storicamente più significativi della città fino a renderlo un vero “parco urbano” con valenze museale, attrattivo per i turisti. Non è concepibile pensarli come “assi di attraversamento” cittadini, soffocati dalle auto: a poco servirebbe in questo contesto la stessa “circolare dei lungarni” con bus su gomma. I Lungarni devono essere inseriti in ZTL e percorsi dal tram, come era in passato
Nel progetto da presentare le linee urbane pisane dovrebbero essere inserite in un contesto di area vasta costiera e quindi collegate con:
•Livorno via Litorale, verificandone la fattibilità tecnico-economica;
•Lucca via Stazione S. Rossore e trasformazione linea RFI con cadenza e segnalazione tranviarie, puntando con un primo stralcio alla Pisa-San Giuliano;
•Cascina-Pontedera via linea attuale con cadenza e segnalazione tranviarie previo raddoppio linea per traffico veloce PI-FI;
•con Collesalvetti-Vada con cadenza e segnalazione tranviarie attraverso la linea attuale.
Il tutto è possibile SENZA ROTTURA DI CARICO, cioè senza cambio di mezzo di trasporto attraverso la tecnologia del TRAM-TRENO.
Tutta la città si ritrovi unita nel sostenere il tram come unico mezzo di trasporto collettivo in grado di portare ad una drastica riduzione delle auto in circolazione e quindi di rendere la città più vivibile e ecologica.
Pisa, 31 agosto 2024
Associazione ambientalista
La Città Ecologica APS
Il Comunicato de La Città ecologica su Il Tirreno del 1 settembre 2024
Il Comunicato de La Città ecologica su La Nazione del 1 settembre 2024
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