Bene il confronto tra i sindaci, ma l’obbiettivo sia realmente una mobilità ecologica di uomini e merci.

La Città ecologica da moltissimi anni sostiene che la mobilità nell’Area Vasta costiera pisana-livornese possa trovare una soluzione ecologicamente valida, che produca quindi una drastica riduzione delle auto in circolazione, solo integrando linee urbane di Tram nei tre capoluoghi (Livorno-Pisa-Lucca) con un sistema di linee di Tram-Treno d’area vasta che, utilizzando le linee ferroviarie esistenti, colleghi le linee tranviarie urbane con linee tranviarie interurbane, senza rotture di carico. Quindi linee tranviarie interurbane che colleghino Pisa con Livorno, con il litorale, con Lucca, con l’asse Cascina-Pontedera, con Viareggio, con Collesalvetti. Per arrivare a questo abbiamo sempre sollecitato le Amministrazioni dell’Area Vasta…

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LA CITTÀ ECOLOGICA: NO ALLA DARSENA EUROPA

Il progetto della Darsena Europa, il grande ampliamento del porto di Livorno con la costruzione tra l’altro di una diga che si allontana dalla costa per oltre un chilometro non va realizzata. La Città ecologica Aps la ritiene un’opera di una fase storica, basata sul gigantismo delle navi e su una crescita continua del traffico marittimo. Per realizzarla sono necessarie circa 2 milioni di tonnellate tra pietre e massi, calcestruzzo per 150.00 tonnellate, 4 milioni di t di acciaio. Sarebbero emesse quantità enormi di gas clima-alteranti e consumate grandi quantità di energia per la sola realizzazione, senza contare l’inquinamento complessivo…

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PARERE ARPAT SU VARIANTE STADIO.

L’Associazione ambientalista La Città ecologica, non intende entrare nel merito delle notizie di stampa circa il cambio di proprietà della Squadra di Calcio della città e di nuovi soggetti che vorrebbero realizzare l’intervento. Vorremmo solo cercare di riportare la discussione con i piedi per terra, senza tornare a ripetere le motivazioni della nostra contrarietà alla Variante. Sulla questione del ventilato utilizzo del nuovo impianto per eventi e spettacoli extra- calcistici che sembrano dalle notizie di stampa a tratti essere il principale obiettivo dei nuovi gestori del progetto e dell’impianto, vogliamo richiamare il Parere dell’ARPAT espresso in merito alla “Procedura di…

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FINALMENTE PISA DI NUOVO IN CORSA PER AVERE IL TRAM. MOLTI SONO I LIMITI MA DOPO 24 ANNI SI PUÒ TORNARE A SPERARE.

Era il 1997 quando il Sindaco Piero Floriani (Assessore alla Mobilità Mauro Parigi, Assessore all’Ambiente Pierluigi D’Amico), d’intesa con la Provincia, Presidente Gino Nunes (Assessore all’Ambiente Terenzio Longobardi) inviò al Ministero dei Trasporti per il finanziamento il progetto preliminare di tranvia commissionato alla SYSTRA, una grande società di progettazione tuttora attiva. Era la cosiddetta “circolare dei lungarni”, con linee tranviarie urbane integrate con il sistema ferroviario esistente in un contesto di Area Vasta, come condizione per accrescere la domanda di trasporto e rendere economicamente conveniente l’investimento, finanziato dallo Stato e dagli Enti Locali. Il finanziamento arrivò (60 miliardi + 10…

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AEROPORTI TOSCANI: AL PRIMO POSTO CI SIA L’AMBIENTE E LA SALUTE DEI CITTADINI. A FIRENZE COME A PISA.

    I trasporti consumano un terzo di tutta l’energia finale nell’UE. La maggior parte di questa energia proviene dal petrolio. Ciò significa che i trasporti sono responsabili di gran parte delle emissioni di gas a effetto serra nell’UE e contribuiscono in larga misura ai cambiamenti climatici. Oltre tutto dal 1990, le emissioni da trasporto sono aumentate. Attualmente i trasporti sono responsabili di oltre un quarto delle emissioni totali di gas a effetto serra nell’UE. Ciò rende il settore dei trasporti un grosso ostacolo alla realizzazione degli obiettivi dell’UE in materia di protezione del clima, ultimamente fissati a -55% al…

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IL PIANO PER UNA MOBILITÀ POCO SOSTENIBILE

L’Associazione ambientalista La Città ecologica ha presentato le sue osservazioni al PUM(s) adottato dalla Giunta pisana. Sono 50 pagine con oltre 30 punti di Osservazioni. Una contestazione a tutto campo che parte dalla scelta di fare un PUM(s) di Pisa quando la stessa Unione Europea individua per Pisa un’Area Funzionale Urbana che comprende, oltre a Pisa, San Giuliano, Cascina, Vecchiano e Vicopisano. Del resto è ovvio: se una parte considerevole del traffico veicolare che investe la città è di tipo pendolare dai comuni limitrofi come è possibile ridurre questa componente se non si adottano misure là dove questi flussi si…

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PRESENTATO IL RICORSO AL TAR CONTRO LA VARIANTE STADIO.

L’Associazione ambientalista La Città ecologica, da sempre contraria alla Variante urbanistica che ha riportato la previsione dello Stadio cittadino tra le case di Porta a Lucca, rilevando numerose e gravi irregolarità nel procedimento amministrativo, si è attivata per verificare la possibilità di ricorrere al Tribunale Amministrativo della Toscana per l’annullamento della Deliberazione di approvazione definitiva. Abbiamo trovato una buona risposta da parte dei cittadini, residenti a Porta a Lucca ma non solo. In molti si sono attivati nel far conoscere ad amici e vicini la possibilità di ricorrere contro la Variante e anche nell’inviare all’Associazione contributi economici, indispensabili per poter…

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Sabbia dal porto di Livorno per il litorale pisano? UN PIATTO DI LENTICCHIE, AVARIATE.

La Città ecologica, ritiene che la promessa del Presidente dell’Autorità portuale di Livorno di cinque milioni di metri cubi di sabbia utilizzabili per il ripascimento del litorale pisano provenienti dal dragaggio del Porto di Livorno per i lavori propedeutici alla realizzazione della Darsena Europa, costituiscano il classico piatto di lenticchie, per di più, considerato il luogo da dove vengono prelevate, molto probabilmente anche avariate. Non è pensabile scambiare un beneficio temporaneo con un’opera che produrrebbe per sempre i suoi effetti. La Darsena Europa è un’opera ambientalmente non sostenibile in sé e quindi da non realizzare. Basta guardare come sarebbe modificato…

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La Città ecologica per il Litorale

Il mare e la costa, l’ambiente boscato e il sistema dunale sono le vere risorse del nostro litorale e vanno tutelate come un bene prezioso. Purtroppo i cambiamenti climatici in atto mettono a rischio queste risorse e arrivano a trasformare il mare in una minaccia per la costa e per gli insediamenti umani. Le previsioni scientifiche più ottimistiche stimano, nel caso di riuscire a contenere al 2100 in 2°C l’incremento del riscaldamento globale, un aumento del livello del mare che va dai 25 ai 70cm. Ancora peggiori ovviamente le previsioni nel caso l’aumento di temperatura sia superiore. Se si somma…

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