LE POLEMICHE NON CI SALVERANNO DA NUOVE ALLUVIONI COSTIERE. TANTO MENO DAGLI EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI.

Nell’autunno scorso del 2023 il mare provocò due volte l’alluvione di quasi tutto l’abitato di Marina. I punti critici furono: la diga foranea sud del porto e dighe collegate, la cella 4 (e solo in parte la 5) dove la spiaggia in ghiaia non fu mai completata e a sud delle spiagge in ghiaia 6 e 7, che invece ressero molto bene. A fine novembre di quest’anno siamo stati più fortunati pur con onde alla Gorgona più alte di un anno prima. Ciò sia perché il picco della mareggiata avvenne con un livello livello medio del mare circa 40cm più…

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“MASTERPLAN” DEL LITORALE PISANO – NON CI SIAMO

IMPOSSIBILE DISEGNARE IL FUTURO DEL LITORALE SENZA PARTIRE DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI. BEN ALTRO GRUPPO DI LAVORO SAREBBE STATO NECESSARIO. È UN INCARICO PROFESSIONALE. Assistendo alla presentazione dell’Associazione LP (Laboratorio Permanente per la città) del “Masterplan” per il litorale pisano, abbiamo avuto la sensazione di rivedere quella famosa scena del film “Johnny Stecchino” di Roberto Benigni, nella quale un palermitano individua nel “tràficu” la nota piaga che diffama la Sicilia, e “Palemmo” in particolare, agli occhi del mondo. Sì, perché pretendere di pensare al litorale del futuro senza affrontare quelli che sono stati definiti “problemi idraulici” appare esercizio senza senso, come…

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ISDE: IL VIAGGIO DELLA PLASTICA – Progetto di formazione/informazione per le classi IV e V della scuola primaria

Premessa Il problema dei rischi legati alla presenza della plastica nell’ambiente, comprese le conseguenze per la salute umana, soprattutto dei bambini, è ormai all’attenzione di tutti gli organismi scientifici sia ambientali sia sanitari del mondo intero. Le famiglie generano direttamente attraverso le loro attività circa tre quarti (77%) dei rilasci di MP, il resto è generato dalle attività economiche. La maggior parte di questi rilasci domestici si verifica durante la fase di utilizzo dei prodotti (49%) e il resto (28%) durante la manutenzione. L’informazione dei cittadini pertanto è fondamentale per promuovere la salute di adulti e bambini ma anche la…

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CITTÀ SPUGNA – PIANIFICARE L’ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI È INDISPENSABILE

Il 21 settembre c.a. Il Tirreno della regione Toscana ha dedicato le sue prime tre pagine alle cosiddette “città spugna” e alle proposte di pianificazione del territorio all’adattamento ai cambiamenti climatici. Riportiamo di seguito questi interessantissimi interventi, in primo luogo del nostro amico Prof. Enzo Pranzini La maggioranza ha risposto così su Il Tirreno del 22 settembre 2024 La nostra risposta inviata alla stampa e pubblicata su facebook La risposta della maggioranza che “governa” il Comune di Pisa alle proposte di prendere in considerazione quanto viene fatto in Paesi molto più avanti del nostro nella mitigazione degli effetti delle variazioni…

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LITORALE: TORNA IL PERICOLO DI ALLAGAMENTO DA MARE. SI È FATTO TROPPO POCO IN UN ANNO.

Siamo ancora in estate e già riemergono le preoccupazioni a Marina di Pisa, ricordando le mareggiate dell’autunno scorso quando il mare è uscito lungo tutto l’abitato, con punti critici alla diga foranea sud del porto e dighe collegate, alla solita cella 4 ove la “spiaggia in ghiaia” non è stata mai completata e a sud delle altre spiagge in ghiaia che invece hanno retto bene. Rispetto ad allora l’unico intervento realizzato è stato il rafforzamento delle scogliere pubbliche a sud del Porto. Nulla è stato fatto dal privato che gestisce il porto sulla diga foranea. Nulla di significativo è stato…

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Diportisti al Gombo. Il prof. Apollonio: possibili gravi effetti sulla biodiversità

Il Gombo è una spiaggia da salvaguardare, per motivi sia di sicurezza – come prescrive la normativa nazionale – sia di conservazione, come prescrive il Regolamento del Parco MSRM. Favorire e incentivare l’attracco dei natanti al Gombo significherebbe trasformarla in una spiaggia di “libera” fruizione per i diportisti, e contemporaneamente farne un punto di accesso libero e incontrollato a tutta la Tenuta di San Rossore. Cosa palesemente assurda, in primo luogo per la tutela di quella biodiversità che è uno degli scopi prioritari del Parco perché è da essa che dipende la nostra qualità di vita, in termini di aria…

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IL GOMBO E LA SPIAGGIA DI SAN ROSSORE RESTINO AREA PROTETTA. SI CONCERTI LA LOTTA ALL’EROSIONE.

Le foto mostrano la situazione attuale. C’è qualcuno che può sostenere che sia una situazione sicura? A noi appare evidente che l’ordinanza in vigore che vieta alle unità da diporto di navigare ed ormeggiare a meno di 250m dalle spiagge, non solo sia giusta ma che debba essere fatta rispettare rigorosamente anche nelle acque antistanti San Rossore sia perché in parte fruibili attraverso visite guidate sia per la sicurezza degli stessi diportisti. Quella nelle foto è una situazione tollerabile sul mare antistante un’area protetta? Favorire e incentivare l’attracco dei natanti al Gombo significherebbe trasformare quella spiaggia in una spiaggia di…

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GOMBO: IL PROBLEMA È L’EROSIONE ALTRO CHE CAMPO BOE PER NATANTI.

La vicenda del cippo lorenense del Gombo merita ancora una qualche attenzione. Riportiamo di seguito alcune foto che evidenziano il problema. Foto del 2017 di Enzo Pranzini. Si evidenzia la colonna e la targa marmorea. Foto di Alberto Giuntini del febbraio 2000 – La targa in marmo. Foto da Sito del Parco MSRM 1 febbraio 2021. La colonna di marmo non c’è più. Fu rotta durante i lavori? Si trova custodita nei locali del Parco? O è andata persa o trafugata? Foto di Mattia Bigongiali estate 2021 Foto estate 2023 da FacebookFoto estate 2023 da Facebook Foto di Alberto Giuntini…

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CIPPO DELLA RETE DI MONITORAGGIO COSTIERO LORENESE AL GOMBO: L’INCURIA PRODUCE DANNI AL PATRIMONIO STORICO.

Nel 1828 i Lorena fecero posizionare tre cippi sul litorale che va da Bocca d’Arno a San Rossore sui quali era scritta la distanza di ciascuno di essi dal mare. La rapida evoluzione della costa destava anche allora preoccupazioni, ma non come oggi per l’erosione, bensì per la continua espansione del litorale. È vero che si creavano nuove terre, ma le torri di avvistamento si allontanavano dalla riva e le dune che si formavano davanti impedivano l’osservazione dell’orizzonte, necessaria non solo per vedere nemici e pirati, ma anche contrabbandieri e imbarcazioni che potevano portare persone e merci provenienti da zone…

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LITORALE: LA LEZIONE DELL’AUTUNNO È SERVITA A POCO.

Nell’autunno scorso il mare è uscito di fatto lungo tutto l’abitato di Marina. I punti critici sono stati: la diga foranea sud del porto e dighe collegate, la solita cella 4 ove la spiaggia in ghiaia non è stata mai completata e a sud delle altre spiagge in ghiaia che invece hanno retto bene. A oggi l’unico intervento che dovrebbe concludersi prima dell’estate è Il rafforzamento delle scogliere pubbliche a sud del Porto. L’autunno è quasi alle porte stante l’entità e i tempi dei lavori da eseguire. Si pensa di essere pronti ad affrontare nuove mareggiate di quell’entità e così…

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