La Città ecologica da moltissimi anni sostiene che la mobilità nell’Area Vasta costiera pisana-livornese possa trovare una soluzione ecologicamente valida, che produca quindi una drastica riduzione delle auto in circolazione, solo integrando linee urbane di Tram nei tre capoluoghi (Livorno-Pisa-Lucca) con un sistema di linee di Tram-Treno d’area vasta che, utilizzando le linee ferroviarie esistenti, colleghi le linee tranviarie urbane con linee tranviarie interurbane, senza rotture di carico. Quindi linee tranviarie interurbane che colleghino Pisa con Livorno, con il litorale, con Lucca, con l’asse Cascina-Pontedera, con Viareggio, con Collesalvetti. Per arrivare a questo abbiamo sempre sollecitato le Amministrazioni dell’Area Vasta…
Categoria: Mobilità
Alta velocità ferroviaria tra Pisa e Firenze? Le priorità sono altre. Fare bene la “cura del ferro”.
L’assoluta priorità da dare alla trazione elettrica in sede propria per la mobilità di uomini e merci è sempre stato uno dei capisaldi dell’azione degli esponenti dell’Associazione ambientalista La Città ecologica. Già almeno dal 1991 proponevamo la reintroduzione di linee tranviarie a Pisa (vedi immagine n. 2 che riporta articoli del 1991) e innumerevoli sono state le iniziative pubbliche nelle quali abbiamo sviluppato e articolato questa nostra proposta. Come pure siamo stati gli unici a far sentire la propria voce contro il progetto del People Mover, ben prima che fosse costruito (vedi immagine n. 3 di seguito che riporta articolo…
PUM(s) di Pisa. La Nota di contestazione del procedimento e delle controdeduzioni inviata al Comune da La Città ecologica il 20 marzo 2021
Al Comune di Pisa Direzione Urbanistica – Edilizia Privata – Servizi Amministrativi – Mobilità e, p.c., Al Presidente della 1a Commissione consigliare permanente Ai membri e partecipanti alla 1a Commissione consigliare permanente. OGGETTO: OSSERVAZIONI AL PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE (PUMS) DELLA CITTÀ DI PISA. LORO PUBBLICAZIONE E PRESENTAZIONE ALLA COMMISSIONE CONSILIARE. CONTRODEDUZIONI. I sottoscritti Pierluigi D’AMICO, in qualità di Presidente e Marco SALARDI, in qualità di Vice-Presidente dell’Associazione ambientalista La Città ecologica Aps, in merito alle questioni in oggetto, chiedono preliminarmente: 1-dove sono pubblicate sul sito del Comune le Osservazioni pervenute? 2 -il motivo per cui tali Osservazioni non…
Pum(s) di Pisa: risposta alle osservazioni in Commissione consiliare
In Documenti trovate le 34 Osservazioni presentate da cittadini, enti e associazioni al Piano urbano per la mobilità sostenibile di Pisa. Ci sono anche le nostre, le risposte degli Uffici, il nuovo testo del Pum(s) integrato dalle Osservazioni accolte e il video del dibattito nella prima Commissione consiliare permanente tenutosi il 15 marzo 2021. Il prossimo passaggio è l’adozione da parte del Consiglio comunale.
Occorre un progetto di tram e tram-treno per i 500.000 abitanti dell’Area Vasta costiera
Nelle ultime settimane vi è stato un salto di qualità nelle proposte per una mobilità ferro-tranviaria nell’area pisano-livornese. Il Piano della mobilità sostenibile del Comune di Livorno prevede/propone un percorso tranviario che, a partire da una linea urbana, la colleghi a Pisa correndo parallela alla linea ferroviaria. Il Comune di Pisa propone di estenderne il percorso fino a Pisa San Rossore (in prospettiva a Lucca), e ipotizza una nuova linee ferroviaria veloce con Firenze passando da Ospedaletto, con conseguente possibile uso tranviario dell’attuale linea fino a Pontedera. Intanto il progetto per la linea dalla Stazione Centrale all’Ospedale di Cisanello è…
FINALMENTE PISA DI NUOVO IN CORSA PER AVERE IL TRAM. MOLTI SONO I LIMITI MA DOPO 24 ANNI SI PUÒ TORNARE A SPERARE.
Era il 1997 quando il Sindaco Piero Floriani (Assessore alla Mobilità Mauro Parigi, Assessore all’Ambiente Pierluigi D’Amico), d’intesa con la Provincia, Presidente Gino Nunes (Assessore all’Ambiente Terenzio Longobardi) inviò al Ministero dei Trasporti per il finanziamento il progetto preliminare di tranvia commissionato alla SYSTRA, una grande società di progettazione tuttora attiva. Era la cosiddetta “circolare dei lungarni”, con linee tranviarie urbane integrate con il sistema ferroviario esistente in un contesto di Area Vasta, come condizione per accrescere la domanda di trasporto e rendere economicamente conveniente l’investimento, finanziato dallo Stato e dagli Enti Locali. Il finanziamento arrivò (60 miliardi + 10…
AEROPORTI TOSCANI: AL PRIMO POSTO CI SIA L’AMBIENTE E LA SALUTE DEI CITTADINI. A FIRENZE COME A PISA.
I trasporti consumano un terzo di tutta l’energia finale nell’UE. La maggior parte di questa energia proviene dal petrolio. Ciò significa che i trasporti sono responsabili di gran parte delle emissioni di gas a effetto serra nell’UE e contribuiscono in larga misura ai cambiamenti climatici. Oltre tutto dal 1990, le emissioni da trasporto sono aumentate. Attualmente i trasporti sono responsabili di oltre un quarto delle emissioni totali di gas a effetto serra nell’UE. Ciò rende il settore dei trasporti un grosso ostacolo alla realizzazione degli obiettivi dell’UE in materia di protezione del clima, ultimamente fissati a -55% al…
IL PIANO PER UNA MOBILITÀ POCO SOSTENIBILE
L’Associazione ambientalista La Città ecologica ha presentato le sue osservazioni al PUM(s) adottato dalla Giunta pisana. Sono 50 pagine con oltre 30 punti di Osservazioni. Una contestazione a tutto campo che parte dalla scelta di fare un PUM(s) di Pisa quando la stessa Unione Europea individua per Pisa un’Area Funzionale Urbana che comprende, oltre a Pisa, San Giuliano, Cascina, Vecchiano e Vicopisano. Del resto è ovvio: se una parte considerevole del traffico veicolare che investe la città è di tipo pendolare dai comuni limitrofi come è possibile ridurre questa componente se non si adottano misure là dove questi flussi si…
27 novembre 1988 – 32 anni dal Referendum ambientalista sul traffico a Pisa
Riportiamo qualche documento originale per consentire a chi fosse interessato di conoscere meglio quell’importante evento di 32 anni fa. Le proposte ambientaliste sono sostanzialmente ancora per la maggior parte valide soprattutto nell’idea di fondo che le muoveva: il problema della mobilità può affrontarsi in modo ambientalmente corretto solo puntando ad una drastica riduzione di tutti i flussi di traffico veicolare privato che investono la città. Per fare questo occorre togliere spazio, anche fisico, alle auto e darlo a pedoni (marciapiedi adeguati ed ampie zone pedonali), ciclisti (una reale rete di piste ciclabili che colleghino i comuni limitrofi con la città e i…